Salve a tuttə e benvenutə ad una nuova edizione di Cose Che! Senza indugi, questa settimana andremo a parlare, tra le altre cose, di Twitter (ancora), di teorie del complotto e di mutaforma in film di animazione molto belli. Iniziamo!
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Cose che tech
Limiti - Una regola che vale specialmente su internet: è sempre una cattiva idea limitare o rendere a pagamento qualcosa che prima era gratis. Lo sta imparando a sue spese Twitter, che già in qualche misura aveva violato questa regola con alcuni aspetti di Twitter Blue, ma che ora ha raggiunto un nuovo livello di auto-sabotaggio, limitando il numero di Twitter che un determinato account può visualizzare ogni giorno. Parliamo di 6000 tweet per persone verificate con Blue, 600 tweet per persone non verificate e solo 300 tweet per “nuovi” (quanto nuovi? bho) account. Non è chiaro se i tweet promossi, ovvero le pubblicità, rientrino nel conteggio giornaliero. Non è inoltre possibile visualizzare i tweet, anche con il link diretto, senza effettuare l’accesso alla piattaforma.
Elon Musk, poche ore dopo la decisione, ha detto che avrebbe “allentato” queste restrizioni, alzando i limiti a rispettivamente 8000, 800 e 400 tweet al giorno. Ha anche detto che il motivo di queste misure sono “temporanee”, per combattere il fenomeno del data scraping, ovvero le persone che, tramite programmi automatici, visualizzano un gran numero di contenuti e li salvano.
In maniera totalmente scollegata, Bluesky, l’alternativa a Twitter creata da Jack Dorsey (fondatore di quest’ultimo), ha dovuto mettere in pausa le nuove iscrizioni per far fronte al grandissimo numero di richieste arrivate in queste ore.
Cose che spazio
Euclideo - Sabato 1 luglio è partita la missione Euclid dell’Agenzia Spaziale Europea, il cui scopo sarà quello di studiare in maniera più approfondita la materia oscura (la materia più comune nell’universo, ma che non possiamo però vedere) e l’energia oscura (l’attuale ipotesi scienfica per l'espansione accelerata dell’universo). Il telescopio, dotato di un sensore da 600 megapixel, ora viaggerà per circa un mese fino al secondo punto di Lagrange, ovvero un punto gravitazionalmente stabile rispetto al sistema Terra-Sole, vicino a dove si trova già il James Webb Space Telescope. Da lì, nel corso di sei anni, mapperà un terzo del cielo per studiare gli effetti di lente gravitazionale ( dove la luce è curvata dalla presenza di grandi quantità di massa, e quindi anche dalla distribuzione di materia oscura) e l’espansione dell’universo (e quindi l’effetto dell’energia oscura).
Biglietti stellari - Virgin Galactic ha completato il suo primo volo commerciale, comprato nientemeno che dall’Italia e con a bordo sia due membri dell’Aeronautica militare che un ricercatore del CNR. La navicella VSS Unity, lanciata dal velivolo VMS EVE, ha raggiunto circa gli 80 km di quota, poco sotto la linea dove inizia convenzionalmente lo spazio. I passeggeri hanno sperimentato diversi minuti in microgravità, che è stata utilizzata per gli scopi scientifici della missione (battezzata Galactic 01). L’obiettivo dell’azienda è ora quello di effettuare voli periodici (fino a uno al mese) vendendo i biglietti a 250mila dollari a persona, con scopi anche turistici.
Cose che leggo
Cappelli di stagnola - Questa settimana ho letto, con un ritardo di solo un paio di anni rispetto alla sua pubblicazione, Complotti! Da Qanon alla pandemia, cronache dal mondo capovolto (Minimum Fax) di Leonardo Bianchi, un interessantissimo saggio sui complotti e le teorie cospirazioniste che nei decenni, e in particolare negli ultimi anni, hanno preso piede nella mente di molte persone. Il quadro tracciato è chiaro, così come lo sono i legami tra le teorie moderne (QAnon, i negazionisti del COVID, la sostituzione etnica) e i punti di vista, molto meno originali (razzismo, antisemitismo), da cui derivano e i gruppi di estrema destra che beneficiano della loro diffusione anche in persone che non per forza si sentono vicine a quelle posizioni politiche. Alla fine si parla anche della vita di chi crede a queste teorie, di come ci sia un processo per cascarci, del contributo di internet, e, senza risposte definitive o certe (che forse non esistono), come potrebbe essere possibile in alcuni casi aiutare una persona ad uscirne.
Pride washing - Un articolo su un dibattito interno al mondo LGBTQIA+ per quanto riguarda i Pride: eventi sempre più grandi, sempre più partecipati e anche socialmente accettati, ma che in molti casi, soprattutto nelle grandi città, sono ormai lontani dal significato originale della manifestazione, con il coinvolgimento di brand, che aiutano il finanziamento ma il cui coinvolgimento non è una scelta politicamente neutrale, e addirittura della polizia, nella forma di associazioni come Polis Aperta, che rappresentanza le persone queer nelle forze dell’ordine e nelle forze armate.
Cose che vedo
Shapeshifter - Netflix fa anche cose buone: è questo il caso con Nimona, il nuovo film di animazione basato sull’omonimo film di ND Stevenson (She-Ra; il fumetto, uscito nel 2015, è edito in Italia da Bao Publishing). La storia, che mischia elementi di fantasy cavalleresco e fantascienza futuristica, vede protagonisti un cavaliere, Sir Ballister Boldheart, e Nimona, mutaforma dalla natura caotica e violenta capace di trasformarsi in qualsiasi essere vivente. Sir Ballister, accusato dell’omicidio della regina, è in fuga dalla legge e, con l’aiuto di Nimona, proverà a ripulire il suo nome, scoprendo nel frattempo alcune delle verità (e delle bugie) su cui è stato fondato l’intero regno in cui si svolge il film.
Nonostante la presenza di elementi drammatici, si tratta di un’opera comica, con una storia abbastanza semplice ma scorrevolissima e piacevole da guardare. L’animazione è di altissimo livello, con uno stile veramente bello, che mi ha ricordato quello di The Bad Guys. Interessanti anche i temi trattati, ma soprattutto come sono trattati: dalla paura e l’accettazione del diverso, al desiderio di appartenenza, fino a dei temi LGBT+ incorporati nei personaggi in maniera molto naturale ma comunque visibile.
Cose che ascolto
Una lista dei brani che mi hanno accompagnato questa settimana:
Endurtaka Mig di Daði Freyr, la band che ha rappresentato l’Islanda all’Eurovision 2021 con il brano 10 Years, featuring Blær, che invece non conosco. Un pezzo molto ‘eurovision’ con voci robotiche e rap in islandese. (Youtube, Spotify)
dumb dumb di mazie, un’artista che si inserisce perfettamente nel genere “bedroom pop sad-lyrics-but-happy-vibe” (che esiste). Il messaggio, ma anche lo stile dell’artista si sposano perfettamente con il Gen Z pop, e il contrasto tra la sillyness dello stile musicale e le frasi espresse sia in questo che in altri suoi brani è stranamente soddisfacente (Youtube, Spotify)
Mon Amour di Annalisa, perché purtroppo anche io ho le orecchie negli spazi pubblici, e quindi mi arrivano le canzoni di questa estate italiana. Questa, oltre ad essere musicalmente piacevole e ballabile, ha anche il pregio di non essere la solita canzone dell’estate a livello di contenuti. Quindi, insomma, normie ma ci sta. (Youtube, Spotify)
credits song for my death di vivivivivi, un pezzo di musica elettronica pieno di elementi videoludici. Si tratta secondo me del miglior pezzo dell’album IN MY HEAD, che per il resto ha tracce molto più cupe e pesanti, ma anche corte e monotone e non molto interessanti prese singolarmente. Probabilmente ho poco compreso l’intento dell’album in sé, o almeno il come andrebbe approcciato, ma visto che l’artista è molto piccolo, online non ci sono molte informazioni a riguardo che possano aiutarmi a trovare una chiave di lettura. (Youtube, Spotify)
E questo è tutto per questa settimana! A lunedì prossimo!
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