Salve a tuttə e benvenutə ad una nuova edizione di Cose Che! Prima di tutto un annuncio di servizio: a partire da questa edizione, Cose Che esce il lunedì mattina, invece che la domenica. Sperando che la cosa non crei disagi particolari, passiamo agli argomenti di questa settimana: un sottomarino di cui sicuramente avete già sentito parlare, un libro di fantascienza sui nerd e il metaverso e una canzone dei Beatles in tedesco. Iniziamo
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Cose che accadono
Glub glub glub - La notizia della settimana è ovviamente quella del sommergibile Titan, un mezzo turistico che la società OceanGate Expeditions affittava (a 250mila dollari a persona) per permettere brevi escursioni sottomarine, in questo caso per visitare il relitto di Titanic. All’inizio di questa settimana la notizia era che si erano perse le tracce del sottomarino, ma ora, dopo giorni di ricerche estensive, sappiamo, da alcune immagini e altri dati, che probabilmente il mezzo è imploso, uccidendo le cinque persone a bordo.
Tra i diversi pezzi di questa notizia, uno riguarda la legittimità dell’azienda OceanGate e dei suoi mezzi: già da tempo, senza però il riflettore di un incidente diventato così celebre, c’erano dubbi tecnici sui mezzi, che oltretutto non erano dotati di alcuna certificazione. Molte persone si sono soffermate sul fatto che il sottomarino era controllato tramite un controller per videogame (una scelta in realtà più legittima di quello che sembra), creando innumerevoli meme. Anche la destinazione, il celebre e già memato Titanic, non ha fatto che aumentare l’impatto comico e assurdo del comunque tragico evento. Lo stesso James Cameron, regista del celebre film, ha commentato la vicenda.
Alcune persone hanno fatto anche notare la differenza di attenzione (e di sforzi) tra questo caso e quello della strage dei migranti in Grecia, con centinaia di persone disperse. Sono ovviamente situazioni molto diverse, ma la coincidenza temporale facilita il confronto e la riflessione.
Condoni familiari - Per celebrare il Pride Month per bene, non potevano mancare un po’ di attacchi alle famiglie arcobaleno. Il tribunale di Milano ha annullato la trascrizione dell’atto di nascita del figlio di una coppia omogenitoriale, ma, ancora prima, la procura di Padova ha impugnato gli atti di nascita di 33 figli di coppie di donne, minacciando i diritti delle madri non biologiche e dei loro figli. Alcuni comuni stavano infatti trascrivendo questi atti di nascita, prodotti all’estero, per compensare alla mancanza legislativa riguardante il tema della genitorialità LGBT+, ma le pressioni del nuovo governo (partite già a Marzo) contro questa pratica stanno ora minacciando molte famiglie omogenitoriali e i loro figli.
Cose che Musk
Insulti - Il paladino della libertà di parola ha dichiarato che, da ora in avanti, le parole cis e cisgender (l’opposto di trans e transgender, quindi chi si identifica nel genere assegnato alla nascita) saranno ora considerati ‘slur’, ovvero termini usati per offendere un gruppo di persone, e moderati di conseguenza. La frase “Elon Musk è un uomo cis” sarà quindi ora bannabile su Twitter.
Scontri - Intanto, sempre Musk ha sfidato Mark Zuckerberg in un cage match, ovvero un tipo di incontro di wrestling che si svolge all’interno di una gabbia. Il molto più giovane e comunque fisicato CEO di Meta si sarebbe oltretutto detto disponibile, rispondendo con “Send Me Location”.
Cose che leggo
Giocatore Uno - Ho finito per la prima volta Ready Player One, il romanzo fantascientifico di Ernest Cline uscito nel 2011, poi adattato nel 2018 in un film (che non ho ancora visto) con Steven Spielberg alla regia. È uno di quei romanzi che parla presente estendnedolo nel futuro, come spesso in realtà accade nella fantascienza: in un mondo ormai andato a rotoli da un punto di vista climatico, politico, economico e sociale, con la civiltà al collasso, sempre più persone vivono la loro vita nel mondo virtuale di OASIS, una vera e propria realtà parallela a cui si accedere con visori e guanti. Un posto potenzialmente libero dalle restrizioni del mondo fisico, utopico, ma in realtà soggetto alle stesse regole capitaliste che vessano il mondo reale, con abbastanza contenuti intrattenenti e immersivi da però essere comunque meglio di quest’ultimo. Non vi sto a dire della trama, ma diciamo che, come ho letto da qualche parte, è un incontro tra Matrix e La fabbrica di Cioccolato, farcito da riferimenti culturali più o meno oscuri degli anni ‘80.
A parte questa premessa, che già, considerando il nostro presente, ha un potenziale premonitorio, ho trovato molti elementi interessanti, a partire dalla rappresentazione della cultura nerd e geek, la fissazione con i riferimenti culturali (che diventano anche uno strumento di evasione), la dissonanza tra la vita nell’OASIS e la vita reale, i momenti di realizzazione degli stessi personaggi riguardo alla loro situazione e la loro impotenza a cambiare le cose (che purtroppo si perde in un finale molto più banale e terra-terra, dimostrando forse che molti di questi livelli sono sono nella mia testa e non erano nell’intenzione originale dell’autore) . Penso che il prossimo passo sia guardare il film, che però, da alcune cose che so, mi aspetto avrà ancora meno livelli di lettura, e sarà semplicemente “la purezza del nerd socialmente disagiato, con un love interest, contro la malvagia corporazione in un modo corrotto e allo sbando”.
Cani! - Per non farmi mancare la quota saggi, ho letto il brevissimo Lo chiamavano Scottecs (Edizioni People), l’intervista-libricino di Francesco Foti a Sio. Dato il mio amore per la persona di Sio e per i suoi lavori, sia fumettistici che non (vedi Power Pizza Podcast), è stato molto interessante esplorare la sua figura attraverso le sue parole (un po’, inevitabilmente, editate) e avere questa panoramica del suo lavoro e di come è diventato chi è. Nonostante molte cose le avessi già presente, vederle esposte in questo modo, completate con dettagli prima sconosciuti, è stato affascinante e utile.
Cose che ascolto
Insetti britannici - Dai sottomarini implosi a quelli gialli: non c'é probabilmente una band più scontata dei Beatles, e infatti non la scopro ora (anzi, fin da piccolə la conosco e la amo), ma è rimersa nella mia playlist di questa settimana con un brano molto particolare. Komm, gib mir deine Hand é infatti l'adattamento in lingua tedesco di "Come, Give Me Your Hand", che, insieme a "She Loves You" (tradotta in "Sie liebt dich"), furono il modo con cui la band sbarco nel mercato discografico della Germania a Marzo 1964. Nonostante ora sembri qualcosa di poco ortodosso, a quanto pare in quegli anni la creazione di adattamenti per gli specifici mercati era pratica comune, e in questo caso particolare risulto particolarmente efficace, anche se l’esperimento non fu più ripetuto per nessun’altro brano della band.
Altri brani della settimana:
Shoot Him Down! - Alice Francis (Youtube, Spotify): con vibe molto anni ‘20
Yesterday - The Beatles (Youtube, Spotify): per il momento Beatles di questa settimana
Time in a Bottle - Jim Croce (Youtube, Spotify): una ballata sentimentalona che funziona sempre
Adagio for Strings, Op. 11 - Samuel Barber (Youtube, Spotify): un po’ di archi in cui perdersi fissando l’abisso
E questo è tutto per questa settimana! A lunedì prossimo!
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