Salve a tuttə e benvenutə ad una nuova edizione di Cose Che! La prossima settimana iniziano finalmente i Pride in Italia (qui potete vedere quelli che fanno parte della cosiddetta Onda Pride, ma ce ne sono anche altri). Noi però invece parliamo di cose riguardanti Twitter, del nuovo gioco di Zelda e di un (altro) libro sul poliamore. Andiamo!
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Cose che tech
Twitter land - Un po’ di notizie dal magico mondo di Twitter (e quindi di Elon Musk). In ordine sparso: l’avvocato personale di Musk, Alex Spiro, avrebbe mandato una lettera a Microsoft accusando quest’ultima di aver utilizzato l’API di Twitter “con modalità e scopi non autorizzati”. In particolare, Microsoft avrebbe usato i dati raccolti da Twitter oltre i termini di utilizzo, condividendoli ad esempio con agenzia governative, e senza pagare quanto apparentemente dovuto. Non è chiaro quanto queste accuse siano sostanziate, e quale sia lo scopo ultimo di Twitter nel mostrare questo atteggiamento muscolare.
Guardando a cose più positive (?), ora chi è iscritto a Twitter Blue può finalmente caricare video lunghi fino a due ore sul social. Ovviamente qualcuno ha già provato ad usare questa nuova funzionalità per caricare il terzo capitolo di Shrek sul social, che però ha avuto vita breve. Guardando ad un effetto veramente positivo, una ricerca sembra suggerire che, da quando c’è Elon Musk ha guidare la barca, la popolazione adulta statunitense stia spendendo sempre meno tempo sul social, con pause di anche settimane. Anche gli utenti più attivi stanno postando di meno, un fatto rilevante considerando il trend per cui la maggior parte delle persone sono lurker e non poster (si stima che il 98% dei tweet sia prodotto da solo il 20% degli utenti).
AIphone - OpenAI ha lanciato la sua prima app ufficiale per usare ChatGPT su iOS, con la promessa di fare presto lo stesso per Android. Intanto, però, Apple sta limitando l’uso del chatbot tra i suoi dipendenti, per paura che questi, nel fare domande e chiedere suggerimenti, rivelino informazioni sensibili, mettendole così a disposizione di OpenAI.
Deresponsabilità - La Corte Suprema statunitense si è espressa su due casi riguardanti la famosa Section 230, che protegge le piattaforme dalla responsabilità legale dei contenuti caricati dagli utenti e che ha sostanzialmente permesso l’esistenza dei social e delle piattoforme. Un caso, Twitter v. Taamneh, dove una famiglia sosteneva che la piattaforma supportasse i terroristi rifiutandosi di rimuoverli dalla piattaforma prima di un attacco, è stato deciso con un voto unanime, perché non c’erano prove sufficienti per dire che gli account avessero effettivamente aiutato e incoraggiato l’ISIS. In uno scenario simile, per il caso Gonzalez v. Google, dove la famiglia di una donna uccisa in un attacco terroristico aveva fatto causa all’azienda perché l’algoritmo di Youtube avrebbe suggerito contenuti terroristici, la Corte ha proceduto in maniera simile, rifiutandosi di reinterpretare la Section 230.
USA first - Il Montana ha messo al bando TikTok, Telegram, WeChat e Temu a livello statale (anche se non per tutti). Si tratta in tutti i casi di piattaforme social e/o di messaggistica straniere, e la motivazione infatti è il loro presunto legame con “nemici stranieri”. Nel caso di TikTok il bando, che vale per tutti i residenti dello Stato, diventerà effettivo a Gennaio 2024, a meno che l’azienda non venga prima venduta o che un tribunale non blocchi la decisione. Per le altre piattaforme, invece, già dal 1 giugno non si potranno più usare sui dispositivi governativi e dei soggetti che operano per conto dello Stato del Montana.
Cose che scienza
Airborne - La raccolta del DNA ambientale (eDNA) è una pratica sempre più diffusa che, nell’ambito della ricerca ambientale, permette di monitorare le specie presenti sul territorio, semplicemente raccogliendo campioni d’aria, d’acqua e di terreno e isolando i frammenti di DNA rilasciati da tutte le cose viventi. C’è però un problema: l’enorme quantità di DNA umano raccolto con questo processo. Per i ricercatori ambientali è rumore di fondo, un’altra forma di inquinamento dei dati, ma potrebbe diventare ora anche un problema dal punto di vista della privacy. Non esistono al momento leggi che regolino la raccolta, il sequenziamento e il trattamento dei dati riguardanti il materiale genetico di questo tipo (e in generale c’è poca regolamentazione sui dati genetici di qualsiasi tipo). Nei link che vi ho lasciato sopra si approfondisce un po’ la questione e le sue possibili conseguenze.
H2O spaziale - Un po’ di posti potenzialmente bagnati: un esopianeta paragonabile alla Terra (LP 791-18 d) a 90 anni luce da noi, ricoperto di vulcani ma potenzialmente con anche dell’acqua sulla sua superficie, secondo uno studio pubblicato su Nature; una cometa nella fascia d’asteroidi osservata dal James Webb Space Telescope apparentemente circondata da vapore acqueo, la cui stranezza è l’assenza apparente di anidride carbonica, comune assieme al ghiaccio su questo tipo di corpi celesti.
Cose che gioco
Linking around - Il nuovo, attesissimo gioco di Zelda, Tears of the Kingdom, seguito del popolarissimo Breath of the Wild, è uscito a poco più di una settimana, ma è già diventato, senza particolari sorprese, un fenomeno enorme. Al netto della mia esperienza personale di gioco, che per il momento è estremamente positiva (è bello essere di nuovo in giro per Hyrule, esplorando l’enorme mondo creato da Nintendo), la possibilità di creare macchinari e marchingegni unendo tra di loro diversi oggetti, con praticamente l’immaginazione dei giocatori come unico limite, ha portato a creazioni ingegnose, puerili o spesso entrambe le cose. Un altro trend con una forte intersezione con il primo riguarda il maltrattamento dei poveri Korogu: tra le varie mini-missioni nel gioco alcune prevedono infatti di aiutare questi esserini dei boschi a ricongiungersi con i loro amici. I giocatori ne stanno però approfittando per “bullizzarli”, attaccandoli a dei crocifissi, a dei razzi o a delle catapulte, approfittando del fatto che non possono effettivamente subire dei danni.
Cose che leggo
Uscite attese - Dopo il libro di Vassallo, di cui vi ho parlato qualche mese fa, e con nel frattempo l’annuncio del libro della dottoressa Dania Piras, non poteva mancare il volumetto dal titolo molto esplicativo “Poliamore. Riflessioni transfemministe queer per una critica al sistema monogamo” (Eris edizioni) di Car Lepori (su Instagram polycarenze, di cui vi avevo già parlato più di anno fa per via delle sue fanzine sempre sullo stesso tema) e nic Braida. Si tratta di un libricino veramente breve, meno di 60 pagine, ma è proprio così che lo volevano l* autor*: piccolo, economico, chiaro, dritto al punto su quelle che sono le fondamenta politiche del pensiero poliamoroso e le sue intersezioni con le istanze queer, anticapitaliste e contrarie alle varie normatività. Sicuramente è un testo più accessibile (e forse potenzialmente introduttivo, magari con qualcos’altro nel mezzo per avere una progessione più dolce) rispetto a “Per una rivoluzione degli affetti” di Vassallo, ma ne condivide lo spirito.
Ok Vez - Come il termine boomer è stato risignificato e ormai è diventato mainstream (e forse un po’ da boomer). (articolo de Il Tascabile)
Cose che ascolto
Un po’ di pezzi che mi hanno accompagnatə questa settimana, e come mi sono arrivati:
Obituary di Alexandre Desplat (Youtube, Spotify): direttamente dal film “The French Dispatch”, che ironicamente non ho visto. Questa musica è però diventata popolare su TikTok per un trend di video girati con lo stile tipico di Wes Anderson, il regista del film, e in effetti questo brano riassume pienamente la sua estetica sonora.
Fortunate Son di Creedence Clearwater Revival (Youtube, Spotify): questa canzone è abbastanza celebre, e la conoscevo già. Questa settimana mi è però arrivata buffamente dai video di Zelda, in cui alcuni giocatori si sono impegnati a costruire gli equivalenti di cacciabombardieri per commettere crimini di guerra in gioco, con un parallelo abbastanza ovvio verso gli interventi statunitensi nei paesi stranieri (anche se uscita in quel periodo, la canzone non parla esplicitamente della guerra in Vietnam, ma il collegamento è stato cementificato dall’uso in film come Forrest Gump).
Cha Cha Cha di Käärijä (Youtube, Spotify) perché ovviamente doveva vincere l’Eurovision.
E questo è tutto per questa settimana! A domenica prossima!
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