Salve a tuttɜ e benvenutɜ ad una nuova edizione di Cose Che! Questa settimana un sacco di notizie sull’intelligenza artificiale, ma parliamo anche di Qualcosa (ma cosa?) e di pannelli solari nei parcheggi. Iniziamo!
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Cose che AI
Particolarmente corposa, bear (🐻) with me
Inevitabile - Nonostante un anno fa l’agenzia fotografica Getty Images avesse proibito il caricamento di immagini prodotte con le AI, ora la piattaforma sembra aver cambiato idea. Ora infatti ha deciso di permetterle tramite il suo nuovo strumento Getty’s Generative AI, creato in collaborazione con NVIDIA. Almeno l’iniziativa sembra avere un approccio un po’ più etico, visto che l’AI è addestrata solo sulle immagini sotto licenza della piattaforma, e che prevede una compensazione per i creatori che mettono a disposizione i loro lavori.
Obey - Un ultimo trend nel mondo delle immagini generate con l’AI: creazioni con messaggi subliminali, che modificano immagini per inserire testi o pattern. Da un punto di vista di funzionamento (per quello che ne capisco io di AI), la mia ipotesi è che, un pattern e un prompt, l’AI deve generare un’immagine in cui è grado di riconoscervi sia il pattern che il soggetto descritto. Qualcosa di figo, reso bizzarro e interessante dal fatto che i risultati prodotti sono foto-realistici. Un po’ rovinato, come al solito, dai tech bro su X/Twitter che si sono sbizzarriti nell’immaginare scenari distopici dove questi prodotti sono utilizzati per manipolare la popolazione, come nel film Essi vivono.
Upgrade - ChatGPT è ora in grado di sostenere conversazioni vocali con gli utenti, tramite l’app per telefoni, e di ricevere risposte, oltre che via testo, anche tramite immagini. Ci sono cinque voci disponibili, per il momento. La funzione di invio delle immagini, secondo un esempio fornito dalla stessa OpenAI, potrebbe essere usata per esempio per chiedere al bot cosa è possibile cucinare a partire da una foto del contenuto del nostro frigo.
Il chatbot poi è destinato a migliorare ancora, visto che, nella sua versione associata al motore di ricerca Bing, potrà accedere a conoscenze attuali. Fino ad ora, infatto, era limitato a dati raccolti fino a Settembre 2021, e non poteva quindi dare risposte utili sugli eventi recenti.
Traduzioni - L’evoluzione di ChatGPT verso il mondo vocale si sta manifestando in collaborazione con anche un altro colosso tech, Spotify. La piattaforma permetterà ai creatori di podcast di clonare la loro voce e di tradurre i loro dialoghi in altre lingue. Sono già in corso delle collaborazioni con alcuni podcaster inglesi per tradurre degli episodi in spagnolo, con piani anche per il francese e il tedesco. In maniera separata ma collegata, la piattaforma sta anche rendendo disponibili le trascrizioni auto-generate di milioni di podcast.
UbiquAI - Per non rimanere indietro a OpenAI, Microsoft e Google, anche Meta sta puntando molto sui chatbot, con il suo Meta AI assistant. L’azienda vuole infatti metterlo nei suoi prodotti (Whatsapp, Messenger e Instagram), affiancando gli utenti nelle funzionalità social e di comunicazione. Meta comunque si appoggerà sia a Microsoft, per usare le funzionalità di ricerca AI di Bing, che a Midjourney e DALL-E per la generazione di immagini.
Ciak - Il sindacato degli sceneggiatori di Hollywood, dopo mesi di sciopero, ha infine trovato un accordo con gli studios. Il compromesso regolamenta diverse cose, ma di fatto permette, tutelando molto gli autori, l’utilizzo dell’AI all’interno del mondo cinematografico. L’AI potrà essere utilizzata dagli sceneggiatori, ma le case di produzioni non potranno usarle per riscrivere i testi. Qualunque materiale prodotto tramite AI dovrà oltretutto essere segnalato come tale.
Si tratta di un precedente enorme che potrebbe determinare il risultato di altre contrattazioni sindacali e influenzare in generale l’introduzione regolamentata dell’AI nel mondo del lavoro.
Spioni - Anche la CIA, i servizi segreti americani, starebbe lavorando ad un suo chatbot in stile ChatGPT da mettere a disposizione dei suoi analisti. La notizia è stata confermata dal CTO dell’agenzia americana, e sarà in realtà basato su dati open-source e messo a disposizione di tutte le varie agenzie americane (tra cui anche FBI e NSA).
Atomo - Tutta questa crescita di servizi AI, in parallelo con la crescita dei servizi di cloud computing (ovvero dove la potenza di calcolo per varie applicazioni è su server remoti, piuttosto che in locale), richiede molta energia. Tanto che Microsoft starebbe pensando all’utilizzo di reattori nucleari SMR (piccoli, più efficienti e meno costosi di quelli tradizionali) per alimentare i suoi piani di crescita. Ci sono alcuni ostacoli (tipo il fatto che l’uranio utilizzato dev’essere molto più arricchito del “normale”), ma intanto l’azienda ha aperto una posizione per una persona responsabile del progetto di ideazione e sviluppo.
Cose che spazio
Traballio - Analizzando i dati raccolti negli ultimi 22 riguardanti la galassia M87, gli scienziati hanno concluso che il buco nero al suo centro (il primo mai “fotografato”) è un buco nero rotante. Non solo: il corpo celeste ruota su un asse leggermente disallineato con quello del suo disco di accrescimento (ovvero l’accumulo di materiale che spiraleggia verso il buco nero, attratto dalla sua gravità, e che viene consumato gradualmente da quest’ultimo). Questa differenza porta a dei jet di materia oscillanti, che fanno su e giù con cicli di 11 anni.
Volare - ESA sta lavorando ad una nuova generazione di CubeSat (piccoli satelliti che pesano meno di 10kg) capaci di navigare senza l’uso di carburante. L’idea è quella di posizionare più satelliti in bassa quota, a circa 500 km di altitudine, a distanza ravvicinata. I CubeSat viaggerebbero come uno stormo di uccelli, mantenendo una distanza relativa fissa di circa 10 km, non tramite l’uso di carburante ma tramite ali, visto che a quella quota è ancora presente un po’ di atmosfera. Grazie a questo tipo di formazione, i satelliti (del progetto di osservazione della Terra ANSER) potranno lavorare come un tutt’uno. I CubeSat rimarrebbero in orbita per solo 2-3 anni, per poi deorbitare spontaneamente rientrando in atmosfera (ed evitando di creare space debris). Nel frattempo altri satelliti potrebbero essere lanciati per sostituire, espandere e aggiornare la flotta, permettendo alla missione di continuare senza interruzioni.
Cose che leggo
Qualcosa - I libri per bambini sono spesso pensati come semplici e meno seri di quelli per adulti. Ma, soprattutto nel caso dei libri che rispettano l’intelligenza dei bambini, che capiscono molto se il linguaggio è adatto anche a loro, possono invece essere molto profondi. Qualcosa (Longanesi), scritto da Chiara Gamberale e illustrato da Tuono Pettinato, ne è un esempio: un libricino che si legge molto bene e con “ovviamente” un linguaggio molto semplice, ma che parla in maniera magistrale di temi come l’apprezzare il vuoto e la noia, evitando di riempire la vita a forza perché sentiamo di doverlo fare, ma al massimo perché vogliamob farlo. Si toccano anche temi importanti come lutti e relazioni. A parte alcuni punti del testo un po’ ripetitivi (ma la ripetizione è in fondo un punto importante della letteratura di infanzia), è difficile trovargli grosse pecche.
Utile - Io adoro le short-cut da tastiera (una cosa totalmente normale da adorare), perché sono una sacco neat, come direbbero gli inglesi. Ecco quindi una piccola lista di alcune short-cut molto utili per Windows. (In maniera totalmente non richiesta, le mie preferite sono: WIN + I per aprire le impostazioni; WIN + V per aprire la cronologia degli copiati con CTRL + C; WIN + . per aprire la tastiera delle emoji)
Neologismi - L’edizione 2024 dello Zingarelli avrà oltre 1000 nuove parole. Eccone alcune, e di seguito quelle che mi intrattengono di più: bro, dissing, farrotto, isontino.
Call Me By Your Name - Un editoriale di commento allo spot dell’Esselunga, con la sua pesca, i suoi genitori separati ma-che-forse-c’è-speranza e la sua strizzatina d’occhio ad una certa visione delle famiglie.
Abilismo spaziale - Un pezzo che parte da una domanda: perché non stiamo lavorando sull’accessibilità dello spazio anche per le persone disabili? Se il futuro dell’umanità deve passare anche per lo spazio, bisogna iniziare a pensare a come renderlo veramente disponibile per tutte le persone. Il pezzo argomenta che, oltre che importante di principio, si tratti di qualcosa anche importante da un punto di vista pragmatico: sempre più persone giovani, per cause come il long COVID e l’inquinamento, hanno una qualche forma di disabilità.
Cose che vedo
Feed - Solita lista di suggerimenti da Youtube:
Altri motivi per cui le prese elettriche americane fanno schifo (18 minuti e 40 di Technology Connections)
I parcheggi (soprattutto negli USA) potrebbero essere il posto migliore per i pannelli solari? Forse, anche se allo stesso tempo anche ridurre il bisogno di parcheggi, riducendo il trasporto privato, potrebbe essere qualcosa di altrettanto se non più utile (ma intanto il video esplora la possibilità a breve termine) (8 minuti e 32 di Vox)
Iniziamo a scaldarci per la campagna presidenziale USA del 2024, che ha dei candidati certi, o forse no (20 minuti e 07 di Francesco Costa)
Materiali piastrellati bi-stabili per struttura auto-assemblanti: come funzionano, spiegato bene (11 minuti e 35 di Steve Mould)
Cosa hanno (e non hanno) in comune Jaws e Barbie, e in generale un discorso sul fenomeno dei blockbuster (12 minuti e 49 di Vox)
E questo è tutto per questa settimana! A lunedì prossimo!
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