Salve a tuttɜ e benvenutɜ ad una nuova edizione di Cose Che! Questa settimana, tra le altre cose, parliamo delle controversie legate a Miss Italia, di una raccolta di racconti solarpunk e di qualche brano sempre bello di Edoardo Bennato. Iniziamo!
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Cose che accadono
Ics - Sembra che Twitter diventerà, almeno nel nome, un qualcosa del passato: Elon Musk vuole infatti cambiare l’identità del social, ribattezzandolo X ed eliminando l’iconico logo con l’uccellino. Una mossa bizzarra, che va contro uno dei pochi punti di forza del social, ovvero la sua riconoscibilità (anche in italiano esiste ormai il verbo twittare, che non è banale). Tutto per la fissazione di Musk con la lettera ‘X’ (Space X, Tesla Model X, il figlio X Æ A-12) (è un battuta, ma potrebbe non essere così lontano dalla realtà)
Biologia - Qualche giorno fa l’organizzatrice di Miss Italia, Patrizia Mirigliani, ha precisato come, a differenza di concorsi analoghi in altri paesi, non accetterà la presenza di donne trans nel famoso concorso di bellezza. Il regolamento attuale già non lo consente, richiedendo esplicitamente di “essere di sesso femminile sin dalla nascita”, e Mirigliani ha detto esplicitamente di non volerlo cambiare.
Per tutta risposta, a partire dall’iniziativa di Federico Barbarossa, un ragazzo barese trans e attivista, molti uomini trans e persone trans AFAB (Assigned Female At Birth; a cui è stato assegnato alla nascita il genere femminile) stanno mandando richieste di adesione al concorso, ricevendo anche conferme, per evidenziare l’assurdità della cosa e per dare visibilità alla scelta deliberata di voler ancora una volta creare una separazione tra donne trans e cis.
Cose che leggo
Futuri solari - L’avevo iniziato più di anno e abbandonato, ora ho finalmente ripreso e finito Assalto al sole (Delos Digital), la “prima antologia solarpunk di autori italiani”. Quello ‘solarpunk’ è un movimento culturale e artistico che, a differenza di cugini come il cyberpunk, guarda al futuro con ottimismo, immaginando un’umanità che riesce a superare i problemi legati al capitalismo e al cambiamento climatico abbracciando una vita legata alle energie sostenibili e più vicina alla natura.
Questa densissima antologia vede dentro storie molto diverse, di qualità altalenante (lo avevo interrotto proprio perché la prima storia non mi era piaciuta molto), e anche con diversi punti di vista su quello che vuol dire un futuro utopico e ‘migliore’. L’idea di base, la sua implementazione in alcune storie e il fatto che molte di queste siano ambientate in Italia rende l’esperimento interessante, anche se molto particolare e sicuramente non per il gusto di tuttɜ (in alcuni aspetti non lo è stato neanche per il mio, che amo il formato del racconto fantascientifico). Vi lascio la recensione di Solarpunk Italia, un blog scoperto quando ho comprato questo libro che parla proprio di questo movimento.
Rigurgiti neri - Visto che l’antologia l’ho finita a metà della settimana e per turbe mie non volevo iniziare un libro che non sarei riuscitə a finire entro domenica, ho letto il libretto/raccolta di articoli Per la sola colpa di esser nati - Perché serve la commissione Segre (People). Usciva nel 2020 in un contesto estremamente specifico: la proposta da parte della senatrice a vita e sopravvissuta ai campi di concentramento Liliana Segre di creare una Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza. Una iniziativa andata a buon fine, ma profondamente osteggiata dalla destra, allora in opposizione.
Con diversi pezzi, più o meno interessanti, parla, oltre che del caso specifico, della storia dell’antisemitismo e in generale della xenofobia, del razzismo e dell’intolleranza in Italia e in Europa (con passaggi che mi hanno richiamato Complotti!, libro di cui vi ho parlato un paio di settimane fa). Interessante, anche se molto circostanziale, probabilmente ci sono testi più adatti per farsi un’idea sul tema (o meglio, sui temi), ma può essere uno spunto di riflessione, un punto di partenza.
Canetti - Perché la serie per bambinɜ piccolissimɜ Bluey è così amata anche dagli adulti (articolo de Il Post)
Cose che vedo
La prossima settimana spero di parlarvi di Barbie. Intanto, qualche consiglio da Youtube, con una selezione stranamente molto americano-centrica:
Cestini a prova degli orsi più intelligenti, ma utilizzabili anche dagli essere umani più tonti (è un equilibrio difficile) (5 minuti e 46, di Tom Scott)
Perché i parcheggi negli USA sono così esagerati (ci sono motivi storici e legislativi) e perché la questione è un problema (anche se forse è evidente) (31 minuti e 39, di Climate Town)
Un viaggio di 72 ore in treno, e come gli USA potrebbero rendere le ferrovie di nuovo centrali nel loro sistema di trasporti (12 minuti e 57, di Vox)
Scopro solo il canale Youtube di Francesco Costa, completamente dedicato agli Stati Uniti. Da “dove è finita Kamala Harris” (22 minuti e 44), ad un video (9 minuti e 50) che pensa già alle elezioni del 2024, fino ai quizzoni divertenti (16 minuti e 02) proprio da Youtuber (non ironicamente comunque interessanti)
Cose che ascolto
Cantautore - Ho sempre avuto fortissime lacune quando si tratta di musica italiana, sia vecchia che nuova, e a parte per alcuni brani veramente trasversali (ma neanche quelli sempre) e alcunɜ artistɜ specifichɜ, sono completamente persə. Una di queste eccezioni è Edoardo Bennato e la sua iconica armonica a bocca, che da bambinə mi è stato fatto ascoltare estensivamente, e quindi ora è posizionato nello scatolone della “musica con legami infantili e quindi eternamente ascoltabile”. Questa settimana, in un momento di nostalgia, ho quindi riascoltato in particolare tre album, tra i più vecchi tra i miei preferiti:
Burattino Senza Fili, ispirato alla storia di Pinocchio e da dove viene il celebrissimo brano Il gatto e la volpe (Youtube, Spotify). Io apprezzo moltissimo il comunque famosissimo È stata tua la colpa (Y, S) e La Fata (Y, S; un brano che parla, in maniera sintetica, poco didascalica ma potente, di maschilismo e della condizione femminile).
Sono Solo Canzonette, che si ispira invece alla fiaba di Peter Pan. Oltre al brano eponimo (Y, S), lo trovo più come un album da ascoltare tutto assieme che non consigliando i singoli brani (dura anche poco, 38 minuti e 30 secondi).
La Torre Di Babele, che ha meno una identità specifica, ma che contiene alcune perle: anche in questo caso la title track (Y, S), Venderò (Y,S) e Cantautore (Y, S; un brano molto meta, che mi ricorda, o probabilmente ha ispirato, alcuni brani ugualmente meta di Caparezza sul mito dell’artista musicale).
Varie ed eventuali - Altri brani per questa settimana, con un (del tutto casuale) 75% di artisti francesi:
Makeba di Jain (Youtube, Spotify); ennesimo brano direttamente da Tiktok, molto ballerino, vibrante, multiculturale nel suo mischiare diverse influenze musicali.
Bamboléo dei Gipsy Kings (Youtube, Spotify); il brano più spagnoleggiante mai uscito dalla Francia. Carico di emozioni, trascinante, perfetto per guardare fuori dal finestrino di un bus in afoso pomeriggio di luglio.
FINIMONDO di M¥SS KETA (Youtube, Spotify); di cui la cosa che mi attira molto è il ritornello molto catchy campionato dal brano Il capello di Edoardo Vianello. Il resto è ok, ma purtroppo devo confessare che, se M¥SS KETA mi piace anche come personalità e vibes, la sua musica non riesce mai a prendermi particolarmente.
Tormentoni - Musica estiva, ma anche l’Italia della seconda metà del ‘900: Certe Estati (Spotify), prodotto da Chora e scritto e raccontato da Giulia Cavalieri, è un podcast che, con ospiti come Colapesce e Maria Antonietta, parla dell’estate italiana, della sua musica, della sua cultura, della sua concettualizzazione, in maniera secondo me assolutamente non banale.
(Indipendente ma collegato, un articolo di L’Essenziale sull’appiattimento delle musiche estive e la morte dei tormentoni spontanei).
E questo è tutto per questa settimana! A lunedì prossimo!
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